Dalla vita in poi (2011)HVDT-ITA

20.10.2014 16:53

 

Dalla vita in poi (2011)HVDT-ITA

Un film di Gianfrancesco Lazotti. Con Cristiana CapotondiFilippo NigroNicoletta RomanoffCarlo BuccirossoGianni Cinelli Commedia, durata 85 min. - Italia 2010

 

Trama:

 

Rosalba ama Danilo, che è in carcere per omicidio. Vorrebbe scrivergli una lettera al giorno ma non trova le parole. Si offre allora di farlo per lei l'amica Katia, anch'essa condannata, ma alla sedia a rotelle. Attraverso la scrittura e il racconto di sé, Katia si lega a Danilo al punto che, quando Rosalba lo dimentica, esce senza remore allo scoperto, si presenta al carcere e ottiene di vederlo e di spiegarsi. Con la stessa ostinazione arriva in breve a sposarlo, pur sapendo che le sbarre li divideranno ancora per decenni. Quando il giudice accorda a Danilo il permesso per incontrare la giovane moglie per un giorno fuori dal carcere, però, gli si offre di fatto un'occasione di fuga: a Katia e Danilo la scelta. 

Liberamente ispirato a una storia vera, Dalla vita in poi è una commedia semplice ma di buon gusto, perpetuamente a rischio di retorica, ma sempre vigile, attenta a dove mette i piedi. Lazotti è un veterano della regia televisiva che si presenta alla prova del grande schermo con umiltà: nessun guizzo di regia, nessuna iperbole, una storia così basta e avanza.... I ritratti dei personaggi non sono nuovi ma nemmeno troppo scontati, lo è di più la scelta degli attori, eppure il risultato non delude. La Capotondi è al centro della scena, la sua Katia è letterata e sfacciata, usa l'handicap e ha fatto pace con una fine già nota; il Danilo di Nigro è il duro dal lato tenero, un personaggio estremamente codificato e modellato sul suo fisico, al quale l'attore sa comunque fornire qualche sfumatura incisiva; stesso discorso per la Romanoff, borgatara con una sua grazia e un'onesta visione di se stessa e delle proprie virtù. Sulla scala ascendente dei clichés, il posto più alto spetta certamente alla guardia carceraria di Pino Insegno, ma la drammaturgia talvolta vuole i suoi burattini. 

 

 

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